F. TAMMARO – POESIE PER IL GIORNI DEL SIGNORE
- Posted by Vincenzo
- On 27/06/2021
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Da “Poesie per il giorno del Signore” di Francesca Tammaro.
L’EMORROISSA
Mc(5,21-43) 13°T.O. (B)
“Se riuscirò anche solo
a toccare le Sue vesti,…”.
Mai uomo
misurò la possanza
emanata
dal Cristo,
fiamma di Misericordia
di tenerezza
attesa.
Tutto sa già
il Santo dei Santi
stretto dalla folla :
“Chi ha toccato le Mie vesti?”.
L’emorroissa
non tace
grida la sua fede
si accusa
ed invoca.
Non c’è gesto
ma la Sua parola
“Figlia, la tua fede ti ha salvata.
Va in pace…”.
Io sulla Tua strada
m’affanno:
Toccare il Tuo mantello!
Par che vi giunga
e poi…
Mio Dio,
lascia che la folla
non mi sia prigione!
MA EGLI
Mc(4,35-41) 12° T. O. (B)
Ma Egli
dormiva!
Quante volte
Signore
di fronte a tanta perversione
mi son fatta
questa illecita domanda :
– Non si leva
il Potente
e comanda
alle orde barbariche
di chetarsi
di struggersi nel proprio fango
immobili,
stroncate
dalla pazienza dell’Amore?
Sì, dall’Amore,
ché Tu lasci al pascolo
le pecore dell’ovile
e vai dietro alle perdute
e pare che ignori
le indifese.
Nel dolore, Gesù
Ti rivediamo sui marosi
nella barca che s’innalza
sulle onde.
Ecco s’innalza…
Cosa manca
alla nostra onda
per condurci a riva :
forse la fede?
Mentre così mi chiedo,
tremo!
IL CHICCO
Mc(4,26-34) 11° T. O. (B)
E fu sera
e fu mattino
bello il mattino
bella la sera.
Raccolto il frutto
della terra generosa
l’inganno conquise
la creatura…
Ancora si operò
la semina
e le acque irrorano
il chicco.
Si raccolse il grano
sotto il firmamento
si profumò d’intorno
l’odore del pane.
Coprì la terra
la Misericordia
ed il Segno d’amore
fu dono perenne
nel Corpo divino.
L’ULTIMA CENA
Mc(14,12-16.22-26) SS. Corpo e Sangue di Cristo (B)
L’ultima cena,
incontro con Colui
che ci ama per primo.
Gioia di stare insieme
con Te, Signore.
Mentre Ti davi
a noi in letizia,
avevi nel cuore
l’orto degli ulivi,
il sonno dei Tuoi figli,
il tradimento,
la crudeltà
dell’empio.
Il Tuo pensiero paterno
non ci lascia soli
nell’ora che appare
per sempre :
morte!
Ci chiami
nel Tuo giardino
di perenne fioritura,
dal Tuo altare
dove il pane
é la Tua Carne,
il vino
è il Tuo Sangue.
Sono eterno cibo
dell’anima
assetata d’amore.
Gesù non si separa,
non ci abbandona,
rimane con noi.
Paga il riscatto
dei nostri tradimenti.
Dalla croce
grida il Suo perdono.
IN DISPARTE
Mt(28,16-20) SS. Trinità (B)
Il Signore chiama
i suoi in disparte.
L’ascolto è intenso.
Essere nel mondo
ed elevare lo spirito.
Così Signore
disegni il cammino
ai tuoi e per tutti noi.
Insieme, animati
dalla Parola,
si divida il pane
si asciughi il pianto
si viva la misericordia
come Tu hai insegnato.
Battezzate
nel nome del Padre
del Figlio
dello Spirito Santo.
Fate di tutto il popolo
apostoli dell’Amore.
IL DONO DELLO SPIRITO
Gv(15,26-27;16,12-15) Pentecoste – Giorno (B)
Il dono dello Spirito
mistero
d’amore divino
è impresso
nell’universo.
Lo senti
nella brezza
a svelare
il provvido pensiero
che di ciascuno
fa unico,
irripetibile.
Allora mi prendo
un po’ della tua pena,
ti dono nell’abbraccio
tenerezza.
Aleggia
sulla tua solitudine
lo Spirito “amore”.
Si respira
un angolo di cielo
ove la notte
è vinta
dal chiarore del giorno.
Lì è il pane
profumato di caldo.
Lo assaporiamo insieme.
NEL TUO NOME
Mc(16,15-20) Ascensione (B)
Nel Tuo nome
Gesù
Figlio di Dio
ciascun atto di amore
è realtà spirituale.
Si rivela
guarisce, sana
anima e corpo.
Nel Tuo nome
s’abbassa ogni cima
si spiana ogni altura.
Il potere dato ai Tuoi
parla di Te
del Tuo amore
che non si compra
perché Tu, mio Gesù
l’hai conquiso con la Tua carne
sulla Croce.
Ora siedi
alla destra del Padre
e sei con loro :
i Tuoi apostoli.
Irrorati di fede
agiscono
mentre per mano
li conduci,
sì che la parola
si fa segno di grazia.
In Cielo non si muta
ciò che è scritto :
“Patire, risorgere…”.
A tutti ed a ciascuno
sarà dato di convertirsi
d’essere perdonato.
Una è la parola:
“Misericordia”.
COME IO HO AMATO VOI
Gv(15,9-17) 6°Domenica di Pasqua (B)
Amore irraggiungibile :
io sono miseria.
Amore che pervade :
sono nullità.
Amore che irradia l’universo :
sono polvere nel buio.
Io povero, malato, piagato
mi abbandono
nel Tuo Amore.
Oh Gesù!
esigente, misericordioso…
Tremo e mi fido
piango
gioisco
mi nascondo
Ti rinnego.
Prendo forza
e ancora cado
ma rinasco
in Te che sei l’Amico.
Tu mi hai scelto
mio Dio.
Mi rimetto nelle Tue mani
non permettere
ch’io vada randagio.
Tutto diviene amore
in Te, Signore.
La pace torna
da faticoso andare.
Riposa in Te
che sei Amore.
LA VITE
Gv(15,1-8) 5 ° Domenica di Pasqua (B)
Tu sei la vite
Gesù.
Io il tralcio.
Tutto mi dai
e se in Te
non porto frutto
il Padre taglia
dove il rapporto d’amore
si cancella.
Oh Gesù, vieni
nel nostro giardino segreto.
Lì, nonostante il mio anelito,
fioriscono
frutti immaturi
e sterili
che vanno recisi.
Ma sulla terra
bagnata di pianto
Tu fai risorgere la vita.
Io, dietro il recinto
inginocchiata,
ripeto il Tuo nome :
Gesù.
Nella Tua misericordia
dammi vita!
NUOVO GIORNO
Gv (10,11-18) 4° Domenica di Pasqua (B)
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